Tour de France 2019, Vincenzo Nibali resta in corsa: “Buone risposte, ma non sono soddisfatto al 100%
Bilancio tiepido per Vincenzo Nibali dopo il primo arrivo in salita del Tour de France 2019. Il capitano della Bahrain – Merida aveva indicato nel duro arrivo di Planche des Belles Filles un importante indicatore di quella che sarebbe potuto essere la sua Grande Boucle, ma nel complesso la sua prestazione non dà ancora risposte. Il che tutto sommato è positivo, perché comunque significa che la condizione è abbastanza buona, avendo retto il confronto con i grandi rivali, che d’altro canto non si può dire ci sia realmente stato. Dopo una tappa comunque impegnativi, ma di certo non vissuta a ritmi particolarmente elevati, i distacchi si sono sostanzialmente formati tutti in un ultimo chilometro di sterrato, con rampe fino a sfiorare il 25%. Un terreno sul quale si è esaltato Geraint Thomas (Ineos), primo dei big al traguardo.
Al traguardo dunque lo Squalo dello Stretto ha pagato 51 secondi di ritardo dal campione uscente, arrivando a 2’35” dal compagno di squadre Dylan Teuns che ha conquistato la tappa, mentre in classifica è dunque ora a 1’56” dalla nuova maglia gialla Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), ma con un ritardo contenuto sul gallese in 1’07”, ancora dunque in piena lotta. Le prime risposte sono dunque arrivate, anche se non sembrano poi così complete. Il che comunque è un buon segno, perché vuol dire che è ancora lì, con i migliori, e ha un’altra settimana per continuare a curare la forma.
“Volevo capire come fosse la mia condizione dopo il Giro d’Italia, ero l’unico uomo ad avere fatto il Giro ed essere qui – spiega alla Gazzetta dello Sport – C’era anche Landa che ha fatto un bell’attacco, vediamo dai… Sostanzialmente ho avuto buone risposte, ho pagato solo nell’ultimo pezzo, ma non sono soddisfatto al cento per cento“.
Insomma, l’impressione è che per capire se il bicchiere sia mezzo pieno o mezzo vuoto bisogna aspettare settimana prossima. Ma intanto, già avere qualche giorno in più per capire il proprio corpo e le proprie sensazioni, e conseguentemente anche cercare di lavorarci, è un fattore positivo, che l’esperto messinese cercherà di sfruttare al meglio. Al termine di “una giornata tirata” e “difficile”, si resta dunque ancora su un “non lo so” su quel che potrà venire dopo.
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